Cgil Camusso Ape non piace chiediamo modifica Legge Fornero

Il confronto tra Governo e la piattaforma sindacale unita Cgil, Cisl e Uil comincia ad accedersi di toni polemici su alcuni punti in cui sarà difficile un accordo, in particola con l’Ape, il prestito pensionistico, su cui il Governo punta deciso, un prestito che Susanna Camusso, leader della Cgil, sottolinea sia un mutuo sulla pensione, non avendo tutti i torti in verità, alla leader non piace affatto che un lavoratore, alla fine della sua vita lavorativa, per entrare in pensione anticipata si trovi a dover pagare un mutuo sul vitalizio pensionistico, seppure con rate minime, sulle spalle, considerato che si tratta di contributi versati nel corso degli anni, Susanna Camusso ribadisce che è necessario modificare la Legge Fornero 2011 e non palliativi quali l’Ape gravati sui lavoratori, inoltre la piattaforma sindacale richiede un anno in più per l’uscita anticipata, quindi non a 63 anni e  7 mesi ma a 62 anni e 7 mesi, anche se la Cisl e Uil abbozzano e sembrano più morbidi nei riguardi delle intenzioni del Governo proponendo che il denaro risparmiato con l’Ape sia poi speso per i lavoratori precoci, lavori usuranti e caregiver.

Susanna Camusso, leader Cgil, ha approfondito il discorso spiegando: ‘Il Governo ha mostrato “scarso rispetto” delle parti sociali per due anni e sul tema delle pensioni “ha fatto finta di niente per due leggi di stabilità”. Ora si è reso conto che “non gode di tutti questi consensi e ha cambiato opinione’ –  ‘Abbiamo dei tavoli aperti  vedremo se produrranno dei risultati. L’Ape, l’anticipazione pensionistica, è però un mutuo sulla pensione. Significa che si sta giocando sulla disperazione di chi non ce la fa più. Il prestito non ci piace perché è un elemento diseguale e non affronta il cuore del problema. La proposta del Governo non va nella direzione di una modifica della legge Fornero, come chiediamo. Non vorrei che l’unica patrimoniale fosse fatta sugli operai; la Camusso sottolinea il fatto che il Governo, a quanto pare, non ha nessuna intenzione di modificare la Legge Fornero 2011 come richiesto dalle parti sociali al tavolo per il confronto, ma cerca di svincolare con la proposta avanzata del prestito pensionistico (APE), agevolando banche e assicurazioni, anche se è allo studio un metodo per diluire le spese che possono caricarsi sia di interessi che di premi assicurativi pre-morienza.

Non piace Ape a Susanna Camusso chiede modifica legge Fornero 2011
Susanna Camusso

Il prestito pensionistico è comunque un ripiego sulla flessibilità in uscita da parte dell’Esecutivo, in quanto deve tenersi in equilibrio sia con i diktat dell’Ue e con i bilanci statali, quindi l’unica vera scappatoia è quella di gravare sulle spalle dei lavoratori  con la proposta dell‘Ape,  nei prossimi approfondimenti si vedrà quanto la piattaforma sindacale unita Cgil Cisl e Uil sarà dalla parte dei lavoratori o se scenderà nuovamente a compromessi penalizzandoli, come si è visto in questi ultimi anni; sembra certo che la Riforma Pensioni sarà immessa nella prossima Legge di Stabilità 2017 ma ci si chiede a quale prezzo e se il legislatore, che avrà l’arbitrio  della decisione finale, agirà secondo giustizia ed equità.

Ma il punto cruciale non è solo l’Ape ma anche sulle penalizzazioni, ricongiunzioni onerose, lavoratori ‘precoci’, dei lavori usuranti, dei caregiver, note ancora dolenti che si andranno a discutere nei prossimi mesi ma l’accordo, fra parti sociali ed Esecutivo, dovrà essere trovato prima del referendum costituzionale di ottobre, ovviamente per riconquistare una fiducia ormai persa e ben difficile da riconquistare!

 

Ariella Gibellato

Fonte: PensioniOggi

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